Fr. Bovet Operazione 2016
La terapia con la maschera CPAP non è migliorata.
".. Una seconda vita libera"
Mr. Bayir ha cercato aiuto per 30 anni
Operazione ottobre 2016
"Oggi sono fantastico, ho di nuovo energia"
Sig. Müller, risultato a lungo termine dopo 7 anni
"La mia fase di recupero è stata molto buona, indolore e 3 settimane dopo sono tornato al lavoro"
Madre soddisfatta del trattamento terapeutico di suo figlio (23 anni)
Marzo 2017, Marcel Malz Bielefeld, Germania:
Nostro figlio Marcel (23) ha sofferto per anni di stanchezza, astenia, svogliatezza... siamo passati di medico in medico, gli abbiamo fatto fare delle analisi del sangue senza risultati particolari, dei trattamenti da naturopati, ma senza alcun notevole miglioramento! Ci veniva spesso detto: “è cresciuto molto velocemente”, avendo una considerevole statura di 1,96 m si è sviluppato già abbastanza, ma stava sempre peggio.
Poi più di un anno fa il naturopata ha detto che Marcel soffre di “apnea notturna”... durante ogni trattamento si addormentava con una forte roncopatia!
Dopo di ciò Marcel si è recato in un laboratorio del sonno risultando affetto da “apnea notturna” e ora deve indossare una maschera da notte che gli fornisce sufficiente ossigeno. All’inizio Marcel era felice di aver trovato finalmente qualcosa che lo avrebbe aiutato a condurre una vita “normale”, senza essere continuamente troppo stanco! Ma poi questa maschera è diventata una “tortura”, se la strappava inconsciamente durante il sonno e si svegliava ogni volta con profondi segni rossi sul viso dovuti alla pressione, era un’insopportabile...
delusione!!!... andava sempre peggio.
Poi una grande svolta arrivò nell’estate del 2016, grazie a INTERNET!!!
“Mamma, c’è un certo Professor Sailer a Zurigo che può operare la mia apnea notturna!!!”
A settembre 2016 ci siamo recati a Zurigo pieni di speranza.
Siamo stati accolti con molto calore e la dott.ssa Sailer, durante un colloquio preliminare, ci ha spiegato bene cosa era possibile fare in quella clinica.
Sono state effettuate delle foto in 3D della testa di Marcel.
Il successivo colloquio è avvenuto con il Professor Sailer, il quale sulla base delle fotografie, ci ha descritto e chiarito scrupolosamente che Marcel riceve solo ¼ di ossigeno rispetto a una persona sana, cosa che può portare a malattie precoci come l’ictus, poiché il cervello è continuamente sottoalimentato, depressione, ecc.... è stato davvero scioccante!!!
Ma l’idea che la situazione di Marcel potesse migliorare con l’operazione era molto rincuorante e siamo tornati a casa molto fiduciosi!
Per Marcel questa operazione era l’unica prospettiva; era disposto a tutto, e anche noi!!!
La data dell’operazione era stata fissata per il 6/12/2016, giorno di San Nicola ;-).
Ovviamente eravamo molto agitati dato che si trattava di un grosso intervento!
Ma onestamente non abbiamo mai dubitato del team del Professor Sailer,
non riesco ad esprimerlo a parole, ma per me e Marcel è stata in tutto e per tutto la migliore clinica che potevamo immaginare!
Una cura completa, TUTTI gentili e carini, dal professore a sua moglie, al team di medici, alle infermiere,... GRAZIE ☺
Oggi siamo al 12/2/2017 e sono già trascorse 10 settimane dall’intervento.
Tutti i gonfiori sono già spariti da molto tempo (già dopo la 4ª settimana)!
Più nessuna roncopatia di nessun genere, già subito dopo l’intervento; è un miracolo per noi.
La cosa più bella è che Marcel è una persona nuova!!! ☺
Va tutto molto bene e lui è CONTENTO, ogni giorno! Si sente forte, si alza riposato, ha un aspetto migliore, fa molto sport, cresce nel suo lavoro, ha grandi e nuove idee, ha molta fiducia in se stesso e questo ci rende molto felici, infatti ha avviato due aziende e vuole continuare così!!!... e ha anche una ragazza molto carina ;-)
Tutto questo e molto di più è possibile... ☺)))))
GRAZIE al Professor Sailer e al suo team
Siete stati la cosa MIGLIORE che ci potesse capitare e non lo dimenticheremo mai, perché avete regalato a nostro figlio una nuova vita!
Auguriamo a ei e al Suo team tutto il meglio
Famiglia Malz, Bielefeld, Germania
Patient report Hans-Rudolf Grolimund
Video del trattamento dell’apnea nel sonno prima e dopo l’intervento
Il Sig. Christof Küenzi ha documentato con 3 contributi video il trattamento ricevuto per la cura dell’apnea nel sonno. Vi consigliamo di vedere dapprima la conclusione del trattamento, avvenuta nel dicembre del 2015. In seguito, nel flashback, consultate tutta la documentazione pre- e post-intervento.
Gennaio 2017, Testimonianza di un paziente 4 mesi dopo l’intervento
Sig. Tim L. da Düsseldorf, Germania
Tutto è iniziato nel 2012. La mattina mi svegliavo stanco pur avendo dormito abbastanza. Per mesi mi risultava difficile essere produttivo al lavoro e non avevo motivazione per lo sport o altre attività.
Quindi il mio medico curante, dopo avermi fatto una visita completa, mi ha consigliato di rivolgermi a un laboratorio del sonno. Lì hanno subito constatato molte interruzioni notturne della respirazione. All’inizio ho ricevuto una maschera per la notte.
Per molte persone forse è accettabile dormire con una maschera per il resto della propria vita. A me però dava molto fastidio dormire con la maschera.
La mattina quando mi svegliavo la maschera era quasi sempre accanto al letto. Non era una situazione accettabile per me. Per cui ho cercato un modo per curare in modo definitivo l’apnea nel sonno.
Durante la ricerca su Internet mi sono imbattuto nella Clinica Professor Sailer.
Dopo aver letto attentamente le informazioni mi sono deciso a prendere un appuntamento a Zurigo. La clinica si trova nei pressi dell’aeroporto ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Una volta arrivato nella Clinica Professor Sailer, sono stato accolto dalla Dott.ssa Sailer. In un’atmosfera molto piacevole mi hanno spiegato lo spettro di possibilità offerte ai pazienti.
Dopo il colloquio informativo ho conosciuto il Prof. Sailer. È un uomo molto piacevole, alla mano e caloroso. Durante gli esami mi sono sentito completamente a mio agio e mi è stato spiegato tutto in modo molto chiaro. Dopodiché hanno fatto delle radiografie del mio cranio e il Prof. Sailer mi ha illustrato come si sarebbe svolto l’intervento per risolvere il mio problema e il risultato che avrebbe ottenuto.
È stato creato un concetto pressoché personalizzato che avrebbe curato la mia sindrome da apnea nel sonno tenendo conto al tempo stesso dell’estetica facciale che per me era molto importante. Questa prognosi è possibile naturalmente solo grazie alla sua grandissima competenza e alla sua straordinaria esperienza nel settore.
Non ho esitato a sottopormi all’intervento. A quel punto ho dovuto soltanto occuparmi della parte finanziaria. Probabilmente in molti casi l’assicurazione sanitaria copre i costi dell’intervento, ma nel mio caso purtroppo no.
Nel 2016 mi sono operato.
Sono partito per Zurigo per sottopormi ai controlli preliminari e nella sala di aspetto ho conosciuto un paziente che si era già sottoposto all’intervento. In quel momento, il mio ultimo dubbio, ossia che forse avrei avuto un aspetto artificiale dopo l’intervento, è svanito nel nulla. Questo paziente, un uomo austriaco, sembrava molto attraente e non avrei mai pensato che aveva subito un intervento. L’uomo mi ha parlato della sua esperienza, tranquillizzandomi ulteriormente.
Mi sono recato a Zurigo il giorno prima dell’operazione, ho fatto il check-in in hotel e poi sono andato in clinica per la pulizia dei denti e del cavo orale. Hanno quindi preso le impronte e poi ho parlato con l’anestesista riguardo all’anestesia.
Il mattino successivo, intorno alle ore 6:30, sono arrivato nella clinica e sono stato accompagnato nella mia camera privata con bagno. A quel punto mi sono messo il camice per l’operazione e tutto si è svolto molto velocemente. Il Prof. Sailer e gli altri medici mi hanno salutato calorosamente e mi hanno fatto coraggio.
Mi ricordo di essermi svegliato intorno alle 19. Ho sopportato molto bene l’anestesia, probabilmente per via del narcotico somministrato con molta competenza dall’anestesista.
Nei primi 2 giorni non ho potuto mangiare e ho perso circa 8 kg. Riuscivo a sopportare i dolori senza problemi. Potevo già alzarmi e ne ho approfittato per fare una passeggiatina nel giardino della clinica accompagnato dalla Sig.ra Jelena. Il 4° giorno i miei genitori sono venuti a prendermi. Il viaggio in auto durato circa 6 ore è andato molto bene.
Una volta arrivato a casa, per una settimana ho potuto assumere solo spremute e verdure passate. Oltre a quello ho bevuto anche molti shake ipercalorici per non perdere ulteriore peso. Da 92 kg ero arrivato a pesare 79 kg.
Dopo 10 giorni mi hanno tolto i punti dalla bocca perché la mascella e la mandibola non dovevano più essere fissate l’una all’altra. Il rigonfiamento era già quasi sparito. Ogni giorno migliorava sempre di più.
90 giorni dopo l’intervento sono andato al controllo. Nella clinica hanno fatto foto e radiografie tridimensionali per vedere il risultato (che col passare del tempo si vede sempre di più). Si poteva vedere chiaramente la nuova posizione della mascella. Oggi riesco finalmente a respirare come mai prima in vita mia. Mi basta poco sonno per essere attivo tutta la giornata. Quasi nessuno mi aveva fatto notare il “nuovo” aspetto poiché dal punto di vista estetico non era cambiato molto. Tuttavia, il risultato è visibile nel profilo. Nei prossimi mesi mi verranno tolti il materiale delle placchette e le viti.
Per concludere, posso dire che:
la mia esperienza nella Clinica Professor Sailer è stata del tutto positiva. Gli effetti positivi di un’operazione simile sulla vita privata e lavorativa sono enormi. Oggigiorno, l’efficienza e l’aspetto esteriore svolgono un ruolo fondamentale. Ero stato da molti medici e nessuno di loro si era rivelato così competente ed esperto come il Prof. Sailer.
Anche dal punto di vista umano, il Prof. Sailer è una persona estremamente piacevole con molta empatia.
Anche sua moglie, la Dott.ssa Erika Sailer, è una persona molto cordiale e competente. Si è presa cura di me nel modo migliore offrendomi un ottimo consulto. La clinica e le procedure dopo l’operazione si sono svolte in modo professionale e ben strutturato. Il personale, in modo particolare la Sig.ra Tejic, era molto gentile e mi ha accudito calorosamente. Consiglio a tutti di fare almeno un colloquio di valutazione non vincolante per farsi un’idea. Tramite la clinica potete avere i miei dati di contatto e sarò lieto di scambiare, con chiunque lo voglia, informazioni riguardo all’intervento.
Un grazie di cuore all’intero team!
Dicembre 2016, una figlia racconta l’intervento del padre
Sig.ra Wafae El Otmani, Marocco.
Io e la mia famiglia siamo stati un mese a Zurigo affinché mio padre potesse essere operato per curare la sua apnea nel sonno. L’avanzamento della mascella e della mandibola è stato eseguito dal Prof. Sailer e dalla sua fantastica équipe.
Sette mesi prima dell’intervento, mio padre si era sottoposto a una polisonnografia perché era sempre stanco e russava nel sonno. Questo esame ha permesso di diagnosticare una grave forma di apnea nel sonno (Indice di 45/ora).
A tale scopo egli iniziò subito con una terapia C-PAP, ma non riusciva a tenere il dispositivo tutta la notte. Anche cambiare diverse volte il dispositivo non è bastato. Semplicemente, non riusciva a sopportare la maschera. Provò anche con dei protrusori mandibolari e diversi interventi (settoplastica e uvulectomia), ma la situazione non migliorava. La sua efficienza era così abbassata che doveva farsi mettere in malattia a lungo, smettere di praticare sport e alla fine sviluppò depressione e disturbi d’ansia.
Infine abbiamo trovato il sito web della Clinica Professor Sailer e abbiamo subito fissato un appuntamento per una visita. Alla clinica siamo stati accolti molto calorosamente e il Prof. Sailer ci ha spiegato tutto quello che c’era da sapere. L’intervento è avvenuto un mese dopo.
I medici avevano detto a mio padre che avrebbe dovuto indossare una maschera C-PAP per il resto della sua vita. Ora, invece, è completamente guarito dall’apnea nel sonno e può dormire di nuovo tranquillamente.
Per questo vogliamo ringraziare di cuore tutta l’équipe della Clinica Professor Sailer. L’intervento ha guarito mio padre e ha migliorato la sua qualità della vita. Grazie di cuore, Prof. Sailer! Le auguriamo tanta salute e tanta forza e tenacia in modo che possa continuare ad aiutare altre persone affette da questo problema.
Ringraziamenti di un collega, dicembre 2016
Gentile Professore,
grazie al tirocinio effettuato presso la sua clinica a Zurigo, sono ora diventato in Corea un famoso e importante chirurgo oro-maxillo-facciale in chirurgia ortognatica. La ringrazio per il suo aiuto.
Auguro a lei e a sua moglie un felice 2017 e le auguro di rimanere sempre in salute.
Cordiali saluti,
Soon Jung HWANG.
Soon Jung HWANG MD DDS
Professor, Dept. of Oral and Maxillofacial Surgery
Director, Center for Orthognathic surgery
Director, Maxillofacial Deformity Clinic
Seoul National University Dental Hospital
School of Dentistry, Seoul National University
28 Yeongeon-dong, Jongro-gu
Seoul, 110-768 Corea
1 anno dopo l’intervento
Ecco cosa ha scritto il sig. Ben J.F dalla Germania a ottobre 2016
Alla fine del 2015 mi sono sottoposto all’intervento Rotation Advancement perché le mie difficoltà respiratorie ormai non mi permettevano quasi più di dormire e non c’erano rimedi che mi facessero stare meglio. La causa era una mascella troppo corta che causava un ostacolo nella faringe. L’intervento proposto dal Prof. Sailer avrebbe dovuto risolvere questo ostacolo senza modificare il mio morso o il mio viso.
Nonostante tutti i rischi, ho deciso di farlo perché la situazione non era più sostenibile e comportava anche molti rischi: con un’altezza di 185 cm ero arrivato a pesare 100 kg, ero continuamente stanco, i miei valori del sangue peggioravano sempre di più, in modo particolare i valori del fegato e il colesterolo. Inoltre, negli ultimi 3 anni avevo avuto 2 trombosi. Tutto il mio corpo era quindi in una condizione tutt’altro che buona. L’intervento ha permesso di ampliare il canale dell’aria da 4mm a circa 15 mm, risolvendo immediatamente i miei disturbi respiratori! Nel mio caso, l’intervento è durato a lungo poiché hanno dovuto intervenire anche su un seno paranasale da anni danneggiato e su un dente del giudizio. Per questo il mio processo di guarigione è stato lungo e ho sfruttato l’occasione per cambiare la mia alimentazione. Già dopo 4 mesi avevo perso 20 kg ed erano spariti altri sintomi: stitichezza, reflusso e infiammazione cronica del seno paranasale. Inoltre, per la prima volta da anni, i miei valori nel sangue erano ritornati nella norma. Sono di nuovo pieno di energia, e si vede. Lo confermano anche la mia famiglia e i miei amici. Mi sento ringiovanito di 20 anni e non esiterei a ripetere l’intervento. Grazie infinite al Prof. Sailer e alla sua équipe!
Una paziente racconta dell’esperienza prima e dopo l’intervento per curare l’apnea nel sonno avvenuto ad agosto 2016
Sig.ra Madeleine Bovet, Svizzera
"Lo stimolo della tosse più volte al giorno, la stanchezza, la spossatezza e i disturbi del sonno gravi mi hanno portato nel 2014 a sottopormi a una visita medica.
Il mio medico di famiglia mi consigliò di rivolgermi a diversi medici specialisti (gastroenterologo, cardiologo, pneumologo) e alla fine, in questa prima fase fastidiosa, sono finito in un laboratorio del sonno, dove dopo una nottata attaccato ai cavi mi è stata diagnosticata dallo specialista di turno una sindrome da apnea nel sonno (SAS) accompagnata da valori pessimi e senza speranza di miglioramento, come mi era stato assicurato.
L’unica misura presa per migliorare la qualità della vita e per condurre una vita più sana è stata la prescrizione di una maschera da indossare durante il sonno che avrebbe pompato nel mio apparato respiratorio l’aria alla pressione prescritta.
In qualità di infermiera specializzata, all’inizio mi sono affidata alla diagnosi e per 3 mesi ho vissuto con questa maschera insopportabile senza mai avvertire un minimo miglioramento, che appunto anche secondo il pneumologo specializzato non ci sarebbe stato!
Dopo un’intensa ricerca su internet ho trovato il sito di un medico di fama mondiale che, a quanto pare, era in grado di curare in modo efficace l’apnea nel sonno tramite un intervento. Poiché ero molto curiosa di saperne di più su questa soluzione, ho fissato subito un appuntamento facendo venire con me anche mio marito affinché potesse esprimere la sua opinione da un punto di vista neutro.
È incredibile ma vero:
in pochissimo tempo, questo professore è riuscito a diagnosticare il mio problema debilitante e a mostrare come avrebbe potuto risolvere definitivamente questo problema mediante un intervento chirurgico. La felicità di aver trovato una soluzione logica e apparentemente efficace era grandissima, ma ero comunque scettica. Con l’appoggio di mio marito ho scelto ben presto di sottopormi all’intervento. L’intervento è stato preparato in modo serio e professionale con diversi consulti e la mia fiducia in questo ‘artista' della medicina aumentava dopo ogni visita. Ho avuto anche l’impressione che il professore non mi nascondesse nessuna delle difficoltà legate all’intervento e che abbia parlato sinceramente del peso da sopportare che sarebbe seguito all’intervento nella fase di guarigione.
Il 29 agosto 2016, come programmato, mi sono sottoposta all’intervento.
Ho superato bene la fastidiosa convalescenza pronosticata della durata di circa 1 mese. A partire dal quarto giorno dopo l’intervento non avevo più dolori, ma anche i primi 3 giorni sono stati sopportabili.
Come annunciato dal Prof. Sailer, a partire dal secondo mese ho ricominciato a mangiare. (Durante il primo mese della convalescenza ho potuto assumere solo alimenti liquidi).
E ora il risultato dopo 2 mesi:
- posso di nuovo dormire, come un ghiro
- non russo più
- non tossisco più
- respiro come una persona sana e ho saturazione di ossigeno nel sangue fino al 99%
- l’intervento non ha lasciato nessuna traccia dal punto di vista estetico e
- mi sento di nuovo bene al 100%, giorno e notte."
Insieme a questa testimonianza sincera ringrazio di cuore il 'mio' Prof. Hermann Sailer e la sua eccellente équipe per l’intervento di successo e per il fatto che ora posso di nuovo avere una vita sana.
Testimonianza di un paziente, novembre 2016
Sig. D. da Aarau, Svizzera
A circa 1 anno e mezzo dall’intervento posso dire non solo che l’apnea nel sonno è risolta, ma anche che tutta la mia vita è cambiata.
Posso finalmente dormire bene e senza interruzioni, senza maschere e senza russare.
Dopo aver iniziato a dormire in camere separate per via del mio russamento, la mia compagna è tornata a dormire con me. Sono dimagrito molto, posso di nuovo fare sport senza affanno e sono attivo tutto il giorno senza avvertire stanchezza.
Sguardo retrospettivo:
la mia compagna non riusciva più a sopportare il mio russamento sempre peggiore, per cui si era trasferita nell’altra camera da letto e decise di prendermi un appuntamento dal medico di famiglia per far esaminare a fondo non solo le mie interruzioni notturne della respirazione e i rumori del russamento, ma anche la mia stanchezza continua. A ogni occasione mi addormentavo, non soltanto la sera davanti alla TV o di giorno davanti al PC, ma anche guidando. Durante un viaggio verso casa da Basilea ad Aarau mi è capitato di appisolarmi per un breve istante. In conseguenza di ciò, la gomma ha colpito il cordone del marciapiede e sono riuscito a girare il volante all’ultimo secondo causando per fortuna solo un danno alla carrozzeria dell’auto. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se mi fosse venuta incontro un’altra auto!
A causa del mio problema di russamento il mio medico curante mi consigliò un pigiama con delle palline da tennis cucite, ma non appena sentì della mia continua stanchezza mi mandò da uno pneumologo. Lo pneumologo mi dette un “laboratorio del sonno fai da te” da portare a casa e, il giorno dopo, una volta ricevuti i risultati, il medico capì che c’era bisogno di intervenire subito.
Erano state misurate 36 interruzioni notturne all’ora della respirazione, alcune delle quali avevano una durata di 2 minuti. Come cura mi segnò dei piccoli interventi alla faringe, aggiungendo però che nel mio caso non sarebbero stati utili. Mi mandò alla “Lega dei polmoni”, dove mi venne messe una maschera C-PAP che avrei dovuto indossare tutta la mia vita durante il sonno. Provando una maschera di grandi dimensioni, avvertii subito una sensazione di panico e di strettezza. L’ho cambiata diverse volte con altri modelli, ma la maschera e il tubo scivolavano via continuamente durante il sonno. Al mattino ero completamente esausto e spossato, perché dovevo aggiustare tutto continuamente durante la notte. Questi dispositivi erano insopportabili per me e non mi permettevano di dormire bene. A questo si aggiunge il fatto che avevo l’impressione che l’aria da inalare diventasse sempre più “spessa” e che dovessi respirare controcorrente.
Contemporaneamente ho iniziato a cercare su internet per vedere se trovavo altre soluzioni per il mio problema e, così facendo, ho trovato la pagina del Prof. Sailer. Su richiesta del mio pneumologo mi fece presente che il trattamento lì descritto era la mia soluzione, ma che sarebbe stato complicato. Visto che non avevo più altra scelta oltre a quelle maschere insopportabili, volevo saperne di più e per questo fissai un appuntamento nella Clinica del Professor Sailer.
Ero molto curioso e poi sono rimasto piacevolmente sorpreso dell’accoglienza calorosa del professore e di come si sia occupato in modo serio ed elaborato del mio problema. All’inizio mi hanno fatto delle radiografie, dopodiché mi hanno fatto molte domande sui miei sintomi e sul mio comportamento nel sonno e hanno analizzato i risultati delle analisi del laboratorio del sonno ed è stato il Prof. Sailer in persona a visitarmi. Dopodiché, il Prof. Sailer, insieme alla Dott.ssa Jacobsen, mi ha mostrato e spiegato le radiografie delle mie vie respiratorie. Anche da “non medico” ho riconosciuto subito quanto fossero strette e ho capito esattamente che cos’era che causava il mio problema e quanto sarebbe stato logico eseguire l’intervento per curare l’apnea nel sonno.
Dopo aver letto tutta la carriera medica del Prof. Sailer e aver parlato con due pazienti già operati, mi sono affidato alla sua pluriennale esperienza.
A proposito, anch’io metto a disposizione i miei dati di contatto per chiunque volesse avere informazioni riguardo all’intervento.
Prima dell’operazione ho avuto un altro appuntamento per prendere le impronte dentali e in quell’occasione ho portato la mia compagna, cosa che consiglio a chiunque. In questo modo, anche il partner capisce gli eventi spiacevoli del passato e può prepararsi al meglio per il periodo dopo l’intervento.
Copertura dei costi:
ovviamente ho cercato di farmi rimborsare i costi dell’intervento dalla mia cassa malattia. Per questo ho inviato al consulente della mia assicurazione i documenti del mio medico curante, la conferma di intolleranza alla maschera della “Lega dei polmoni”, la quale attestava che avevo provato tutti i possibili dispositivi di respirazione artificiale, il risultato dello pneumologo del laboratorio del sonno e la cartella medica con le radiografie fatte dal Prof. Sailer. In aggiunta, ho incluso anche una lettera in cui ho descritto il mio malessere con parole mie.
Dopo che il consulente della mia assicurazione aveva presentato tutto al medico di fiducia, 3 settimane dopo ho ricevuto la garanzia del rimborso dei costi.
L’intervento:
mi sono sottoposto all’intervento dopo circa 1 mese e mezzo.
Quando mi sono svegliato nella stanza della clinica dopo l’intervento mi sono sentito come se fossi stato dal dentista. Non ho avvertito nessun dolore particolare. Nei 2 giorni successivi però ho preso degli antidolorifici per reprimere la sgradevole sensazione di gonfiore e di dilatazione della mascella spostata in avanti. Il giorno prima della mia dimissione avvertivo già un netto miglioramento. Da quel momento mi sono sentito sempre meglio. Settimana dopo settimana mi sentivo sempre più in forma e dopo circa 4 mesi potevo di nuovo mangiare carne morbida e dopo 6 mesi riprendere le abitudini alimentari regolari. Un sinonimo concomitante positivo è che direttamente dopo l’intervento ho perso 15 kg. Pesavo 114 kg e ora peso 86 kg. Per mantenere questo risultato positivo ho adattato la mia alimentazione alla mia nuova vita, pratico sport, rinuncio sorridendo a tutti gli ascensori e riesco senza affanno a raggiungere a piedi il terzo piano del mio nuovo ufficio. A causa della mia stanchezza continua e della mia perdita di concentrazione sono stato licenziato dal mio datore di lavoro precedente. Ora lavoro di nuovo in una banca e dopo una riorganizzazione del nostro reparto sono stati presi solo due impiegati. Uno dei due sono io per l’eccellente produttività dimostrata. Due anni fa, nello stato in cui ero, non sarebbe stato possibile. Sei mesi fa, in occasione del mio aperitivo d’addio, per la prima volta ho ribevuto con i miei colleghi di allora un po’ di alcol e la mia compagna mi ha assicurato che quella notte non mi ha più sentito russare. Tutti i miei colleghi di allora hanno fatto commenti positivi sul mio nuovo aspetto e non solo per quanto riguarda il dimagrimento. Anch’io comunque ora mi piaccio di più.
Guardando indietro posso dire che il periodo sgradevole di convalescenza dopo l’operazione mi è sembrato molto breve e che già dopo 3-4 mesi mi sentivo in gran forma. Niente è paragonabile con la mia vita di prima. Non soltanto sono guarito dall’apnea nel sonno, dalla stanchezza e da tutti i sintomi connessi, ma ho anche detto addio all’idea di dover portare quella fastidiosa maschera per tutta la vita e alla paura di essere colpito da un attacco ischemico e di dover vivere con le conseguenze per tutta la vita.
Sono davvero molto contento di aver preso questa decisione e di aver trovato il Prof. Sailer.
Testimonianza di un paziente a 1 mese dall’intervento, febbraio 2016
L’esperienza del signor Dubbert
«Quando nel 2012 dopo essermi rivolto a un laboratorio del sonno sono tornato a casa con una nuova maschera CPAP, mia moglie e io avevamo ricominciato a vivere serenamente. Ciò ha significato la possibilità di dormire serenamente con un apporto sufficiente di ossigeno e la mattina mi sentivo riposato e avevo voglia di fare.
Il tutto però è durato solo poco meno di sei mesi,
dopodiché hanno cominciato a presentarsi vecchi e nuovi problemi. Ho cominciato ad aver sempre più problemi di raffreddamento, tanto che da ultimo ho dovuto lottare per sei mesi con il raffreddore. Questa cosa mi ha reso difficile respirare quando indossavo la maschera. Un nuovo consulto dell’otorinolaringoiatra non ha purtroppo portato all’individuazione di altre vie alternative. Lo specialista, infatti, considerava il metodo CPAP il «golden standard», la soluzione migliore, per cui si chiedeva cosa potessi volere di più.
Dopo alcune ore passate a cercare su Internet ho ottenuto informazioni indipendenti da tutto ciò. Anche nei singoli forum dedicati, diversi gruppi di autoaiuto non hanno fatto che confermare la mia impressione che non vi fossero alternative al metodo CPAP.
Però poi mi sono imbattuta in schlafapnoe.com. La pagina è gestita dal Professor Sailer di Zurigo. Grazie a questo sito, per la prima volta ho potuto leggere che l’ OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) è curabile.
Nel frattempo, un secondo appuntamento in un laboratorio del sonno ha evidenziato la serietà della situazione. Era necessario agire tempestivamente.
Ho quindi fissato rapidamente un consulto presso lo studio del Professor Sailer a Zurigo. Il giorno dell’appuntamento, il dottore, simpatico, competente e calmo, mi ha illustrato ciò che si sarebbe potuto fare nel mio caso specifico. È stato quindi possibile avere già un’idea del quadro generale il giorno della visita, e ciò grazie al fatto che gli esami hanno potuto essere effettuati rapidamente presso la clinica, davvero attrezzatissima. Il professore mi ha fatto un elenco di pazienti già trattati, in modo che io potessi chiedere loro come si sono trovati. Tutto quanto ho potuto vedere e sentire mi ha dato fiducia e la consapevolezza che questa sarebbe stata la soluzione del mio problema di salute.
Ciononostante, a fronte di richiesta preventiva, la mia assicurazione malattia privata ha rifiutato categoricamente di assumersi i costi. La decisione si fondava sul parere del mio otorinolaringoiatra.
Dopo essermi rivolto a un altro otorinolaringoiatra giovane e ben informato, ho ottenuto un’altra opinione in merito. Anche questo specialista ha saputo confermare le proposte di trattamento avanzate dal Professor Sailer per il mio caso concreto. In seguito ho avuto occasione di chiarire il finanziamento privato di questo intervento e di pianificare un’azione legale nei confronti della compagnia assicurativa privata.
Sono stato sottoposto a intervento il 21.1.2016 presso la Clinica del Prof. Sailer. Si è trattato di un’operazione delicata, nel contesto della quale la mascella superiore e inferiore unite dal cranio, sono state separate e nuovamente fissate successivamente a una rotazione in avanti. La procedura è durata alcune ore e sono stato sottoposto ad anestesia totale. Un’equipe solerte ha eseguito il tutto sotto la guida del Professor Sailer. Al mio risveglio, circa alle ore 17:00, mi è venuta a trovare mia moglie. Dopo un’ora ho potuto intrattenere un piccolo dialogo. Dopo altri 2 giorni di ricovero le mie condizioni si sono dimostrate già così stazionarie che ho potuto trascorrere gli 8 giorni successivi in un appartamento in affitto nelle vicinanze, assistito da mia moglie e sotto il controllo del personale specializzato della clinica che mi ha aiutato ad alleviare le conseguenze dell’operazione, e in particolare i rigonfiamenti. A 10 giorni dall’intervento ho quindi levato i punti in clinica e fissato i farmaci da assumere e le regole di comportamento da tenere per le prossime tre settimane.
Le tre settimane successive le ho trascorse con mia moglie a Palma di Maiorca. Grazie a lunghe passeggiata, molta tranquillità e alimentazione adeguata, alla fine ho raggiunto lo stato di salute adeguato per poter ricominciare a lavorare. Sulla via verso casa, tornati in clinica per alcune ore, ho tolto anche la sutura.
Da 3 giorni sono tornato al lavoro. La mia efficienza è oltremodo aumentata, grazie al fatto che il cervello riceve più ossigeno e concentrarmi mi riesce più facile di prima.
Un buon sonno, tranquillo e ristoratore, fa piacere non solo a me, ma anche a mia moglie, dal momento che anche lei ora riesce a dormire meglio.
In sintesi posso dunque dire che l’intervento al quale mi sono sottoposto presso la clinica del Prof. Sailer ha cambiato molto in positivo la mia vita. Di questo mia moglie e io ringraziamo di cuore il Professor Sailer, la gentilissima moglie e i solerti collaboratori.
Sono a completa disposizione di tutti coloro che sono incerti riguardo all’intervento per fornire informazioni al riguardo.»
Jörg Dubbert
Gramkow, Germania, il 25.2.2016
I miei sintomi, la diagnosi e la ricerca della soluzione.
I primi risultati si sono visti dopo alcune settimane.
Testimonianza del Sig. Gattermann, Braunschweig
«Mi chiamo Klaus Gattermann, ho 47 anni, sono sposato e ho due figli. Lavoro come progettista freelance nel settore immobiliare, ho 15 dipendenti e vivo in Germania, nella bella città di Braunschweig, la “città del leone”, in Bassa Sassonia.
Situazione prima dell’intervento
Circa 15 anni fa mia moglie mi ha fatto notare per la prima volta che russavo molto forte e in modo molto irregolare. Per me era però una cosa normale, e mi arrabbiavo quando di notte mi scuoteva dicendomi: «Smettila di russare!». Avevo sempre di più l’impressione di non dormire affatto.
Con il passare degli anni ho iniziato ad andare a dormire sempre più tardi, di solito tra le 2 e le 3 di notte. Notavo anche, però, che durante il giorno mi sentivo meglio se dormivo meno, rispetto a quando dormivo otto ore. Dopo diversi anni non riuscivo praticamente più a dormire in modo continuativo, ma mi alzavo più volte durante la notte per andare in bagno ed ero sempre in un bagno di sudore.
Fino a quando, cinque anni fa, decisi di sottopormi ad alcuni accertamenti in un laboratorio del sonno. Risultato: Grave apnea nel sonno con ripetute interruzioni del respiro ogni ora, che causava un abbassamento del 45% della saturazione di ossigeno nel sangue, un valore che metteva in pericolo la mia vita.
Metodo di trattamento: dispositivo C-PAP o, in altre parole, l’obbligo di indossare una maschera per ossigeno durante la notte per tutto il resto della mia vita..
Ho passato una fase in cui ho provato maschere di vari modelli e marche, ma non mi trovavo bene con nessuna. Le mie condizioni fisiche durante il giorno peggioravano sensibilmente: Dormivo in continuazione in ufficio, durante le riunioni, in auto, la sera davanti alla TV, insomma ovunque. Iniziai a ricevere critiche da coloro che mi erano più vicini . Inoltre mi ero talmente adagiato in questa condizione che non praticavo più alcun tipo di sport, correndo il rischio che il mio sovrappeso potesse ulteriormente aumentare. Come se non bastasse, tre anni fa la mia pressione arteriosa è arrivata a 180/280 (sì, avete letto bene!).
Ho iniziato a prendere subito delle pasticche (6 al giorno) che mi hanno aiutato molto, ma anche queste mi avrebbero dovuto fare compagnia per il resto della vita.
Era un circolo vizioso..
Reperimento della clinica, primi contatti, esami preliminari
Poiché l’unico rimedio conosciuto dai medici era il dispositivo C-PAP e nessuno sapeva o voleva sapere come curare definitivamente il mio disturbo, mi sono messo in prima persona a cercare in Internet. Così mi sono imbattuto, abbastanza velocemente, nella pagina del Prof. Sailer, l’unica che tratta questo tema in modo esaustivo. Tutti gli altri siti che ho trovato, a dire il vero solo 4, affrontavano il tema in modo marginale ed era possibile ottenere informazioni più dettagliate soltanto in seguito a un colloquio personale; in nessun caso presentavano i risultati degli interventi.
Dopo essermi informato approfonditamente sulla pagina Web del Prof. Sailer, ho avuto un colloquio informativo e molto cordiale con la dott.ssa Erika Schwob. Abbiamo preso un appuntamento per i controlli preliminari nella clinica privata di Zurigo. Il 05.06.2014 mi sono presentato all’appuntamento accompagnato da mia moglie. L’accoglienza è stata straordinariamente calorosa, abbiamo svolto colloqui dettagliati e molto interessanti ai quali sono seguite analisi approfondite. In tutta la mia vita non mi era mai capitato di ricevere un’impressione così positiva da un medico.
Il Professore, che tra le altre cose possiede 8 diverse specializzazioni, non è un medico ordinario che si limita a portare a termine il suo lavoro; no, quest’uomo ha una vera e propria vocazione. Decisi già il giorno stesso che mi sarei sottoposto all’operazione.
Intervento e convalescenza
Giovedì 03.07.2014 sono arrivato alla clinica di Zurigo con mia moglie e nel pomeriggio ho svolto in due ore tutti gli esami necessari. Poi siamo andati a mangiare (benissimo) al ristorante Sonnenberg, che gode di una vista straordinaria sulla città. Era l’ultima volta che masticavo, per le quattro - sei settimane successive.
Venerdì mattina alle 7.30 è iniziata l’operazione che sarebbe durata 7 ore. Poiché alle 18.00 la Germania avrebbe giocato contro la Francia ai Mondiali di calcio, chiesi all’anestesista che mi somministrasse una “dose leggera” di anestetico.
Il decorso operatorio è stato straordinario. L’anestesista ha mantenuto la promessa e sono riuscito a vedere tutta la partita.
Dopo due giorni sono stato dimesso dalla clinica e sono andato con mia moglie in Alto Adige presso il Resort Quellenhof dove avrei trascorso il periodo di convalescenza. Considerando che dopo l’operazione ci si sente deboli e il volto si gonfia e cambia colore (blu, giallo), qualche giorno di tranquillità non fa certo male. Tra l’altro, non ho sentito mai dolore dopo l’operazione.
Dopo 10 giorni ci siamo spostati nuovamente dall’Alto Adige a Zurigo per farmi togliere i punti dal Prof. Sailer, ovviamente senza sentire alcun dolore. Siamo tornati a casa lo stesso giorno. Dopo 5ngiorni ho ripreso il lavoro. Inizialmente svolgevo soprattutto lavoro di ufficio, poiché il volto era ancora lievemente tumefatto. Già pochi giorni dopo l’operazione riuscivo tranquillamente a telefonare. Poiché la mascella non deve essere affaticata per le 4 settimane successive all’operazione, viene fissata per mezzo di elastici. Inoltre è possibile soltanto bere o assumere cibo liquido o ridotto in purea. Questo aspetto non ha rappresentato per me un problema; al contrario, sono riuscito a perdere peso naturalmente. Ho perso 15 kg.
Quattro settimane dopo l’operazione gli elastici di fissaggio sono stati rimossi dal Professore, sempre senza sentire dolore.
A questo punto è iniziata la fase di riabilitazione muscolare per riuscire a masticare e ad aprire la bocca, fino a conseguire la masticazione continua.
Questa fase dura circa 6 settimane ed è semmai il periodo meno piacevole, poiché l’apertura della bocca tira i muscoli. Questo è tutto.
Risultati relativi alla salute
Fisionomia prima dell’intervento:
- Peso: 117 kg
- Saturazione ossigeno giorno/notte: 82%/45%
- Ipertensione: 280/180
- Russamento: molto forte
- Sonno: assenza di sonno profondo
- Minzione notturna: ripetuta
- Stanchezza durante il giorno: appisolamenti ripetuti
- Capacità produttiva: quasi assente
Fisionomia dopo l’intervento
- Peso: 98 kg
- Saturazione ossigeno giorno/notte: 98%/93%
- Ipertensione: (senza l’assunzione di pasticche) 120/80
- Russamento: eliminato
- Sonno: sonno continuo di sei-otto ore senza
- Minzione notturna: una volta
- Stanchezza durante il giorno: eliminata
- Capacità produttiva: al top
Ringraziamenti
Gentile Prof. Sailer, gentile dott.ssa Erika Schwob, gentile team della clinica, vi ringrazio di cuore per la vostra calorosa accoglienza in clinica, prima, durante e dopo l’intervento. Il mondo abrebbe bisogno di più persone come voi.
A Lei, Professore, va un ringraziamento particolare per aver reso possibile la mia guarigione e avermi regalato una nuova vita.
Lei è una persona davvero squisita, e Le auguro con tutto il cuore di trascorrere una lunga vita in salute, affinché ancora molte persone possano usufruire del Suo aiuto.
Con sentita riconoscenza,
Klaus Gattermann»
Dopo l’intervento per apnea nel sonno, dicembre 2015
Signor M. Bujara, Germania, vedi foto
I miei sintomi e il bisogno di chiarezza
«Circa 2 anni fa la mia compagna mi disse che la notte oltre a sentirmi russare come d’abitudine aveva notato interruzioni prolungate e frequenti della respirazione mentre dormivo. Purtroppo in un primo momento ho ignorato il problema. Non sapevo che potesse essere una pericolosa apnea nel sonno.
Un grosso problema era la mia costante stanchezza ed anche i pericolosi colpi di sonno al volante. Mi meravigliavo di dover andare alla toilette 4 o 5 volte per notte e di essere sempre sudatissimo anche in inverno, quando in camera da letto era freddo. Solo in seguito ho scoperto che erano segni di apnea nel sonno.
Il laboratorio del sonno, i primi accertamenti medici e la delusione delle consulenze ricevute
Spinto dalla mia compagna, sei mesi fa ho contattato il laboratorio del sonno della clinica universitaria di Erlangen. La visita ha evidenziato che sono affetto da una grave apnea nel sonno. Secondo le rilevazioni, durante il sonno notturno ho avuto in media 72 interruzioni della respirazione all’ora. Il medico curante mi ha comunicato che nel mio caso non poteva essere applicato alcun approccio interventistico. L’unica possibilità di trattamento percorribile secondo lui sarebbe stata rappresentata dall’utilizzo di una cosiddetta maschera CPAP a pressione positiva. Per fortuna si è trattato di un’informazione errata. Dopo esserne venuto a conoscenza, mi chiedo perché gli operatori del laboratorio del sonno della clinica universitaria di Erlangen non mi abbiano parlato del rivoluzionario metodo operatorio adottato presso la clinica del Prof. Sailer. Mi sembra strano che non lo conoscano. E se invece mi avessero tenuto nascosta di proposito questa informazione in grado di salvarmi la vita? Non vorrei accusare ingiustamente i medici della clinica universitaria di Erlangen, ma sono più che deluso dalla consulenza ricevuta.
Intollerabilità della maschera CPAP
Ho usato la maschera CPAP per 30 giorni. Non mi è stata d’aiuto. Non sono mai stato in grado di indossarla tutta la notte. La mia compagna ha notato che quasi ogni notte me la levavo in preda ad attacchi di panico o per il timore di soffocare. A quanto pare tutto ciò accadeva in dormiveglia, perché io non me ne rendevo conto. Dopo aver indossato la maschera ricordo anche la comparsa di effetti collaterali come flatulenze persistenti e crampi allo stomaco.
La disperata ricerca di altri metodi di trattamento
Dopo essermi reso conto di non riuscire a sopportare la maschera CPAP, ero veramente disperato. 72 interruzioni della respirazione all’ora e nessun metodo applicabile per contrastare questo fenomeno: non avevo un’aspettativa di vita molto lunga. Ma poiché il destino aveva in serbo per me qualcosa di positivo, nelle mie ricerche su Internet ho trovato un annuncio pubblicitario della «clinica del Prof. Sailer». Sulla pagina principale del sito veniva descritto un intervento in grado di curare per sempre l’apnea nel sonno. Poiché ricordavo quanto mi avevano detto i medici di Erlangen, ossia che per me non esistevano metodi operatori adeguati, in un primo momento ho affrontato il tutto in modo molto scettico. Oggi so che tutto ciò che è pubblicato sulla homepage della «clinica del Prof. Sailer» (di per sé troppo bello per essere vero) è effettivamente così, al 100%.
E quindi c’è un metodo terapeutico
Quando ho saputo che il Professor Sailer sarebbe stato in grado di curare la mia apnea nel sonno, ovviamente ho indagato anche l’esistenza di alternative. Ben presto però mi sono reso conto che questa speciale tecnica operatoria viene eseguita solo presso la clinica del Prof. Sailer. Per questo ho fissato in appuntamento per un primo consulto. Il Prof. Sailer mi ha dedicato molto tempo, spiegandomi da cosa è causata l’apnea nel sonno e come si sarebbe svolto l’intervento con termini chiari e comprensibili. Con il suo atteggiamento simpatico ha conquistato subito la mia fiducia e i miei ultimi dubbi si sono come dissolti.
Il giorno stesso ho fissato la data dell’intervento: di gran lunga quella che si è dimostrata la miglior decisione della mia vita.
L’intervento
Una volta svegliatomi dall’intervento ero un po’ abbattuto e stanco: mi sentivo «come un pugile dopo il 12° round». Anche il mio volto era alquanto gonfio. In considerazione però del fatto che è stato un intervento importante ed è andato a buon fine, questo al confronto è stato un piccolo disguido presto dimenticato.
Ho scoperto con sorpresa che dopo l’operazione non avevo dolore. Sentivo solo leggermente tirare, ma il tutto è scomparso dopo pochi giorni.
La mia vota dopo l’intervento (2 mesi)
Dormo meglio di sempre. Dormo 7 ore di fila e mi sveglio riposato e con la sensazione di aver dormito abbastanza. Prima dell’operazione tutto ciò sarebbe stato semplicemente impensabile.
La mia compagna
È ovviamente contenta per me. Vede che ora sto davvero bene e il fatto che io non russi più è positivo per entrambi.
La mia qualità di vita è notevolmente migliorata. Sono in grado di fare molto di più su moltissimi fronti e respiro molto bene. Tutti i sintomi dell’apnea nel sonno sono scomparsi per sempre. Anche la mia compagna ha notato che le interruzioni della respirazione durante la notte non si manifestano più. In poche parole: mi sento come rinato, e per questo sarò grato per tutta la vita al Professor Sailer e alla sua équipe.»
Un risultato a lungo termine dopo 12 anni, gennaio 2016
Lettera del signor Heinz Nipp, Germania
«Egregio Professor Sailer,
sono ormai passati 12 anni dall’intervento al quale mi sono sottoposto per curare l’apnea nel sonno. Non posso che ringraziarLa mille volte per avermi consigliato e aver eseguito l’intervento in modo così ottimale. Una rinnovata
La voglia di vivere e il senso di aver riacquisito qualità della vita mi accompagnano da 12 anni. Come ha già anticipato Lei, i miei organi interni ora ricevono più ossigeno e lavorano al meglio.
Un colloquio approfondito con la mia cassa malattia (ho un’assicurazione privata) mi ha consentito di ottenere il rimborso di tutte le spese sostenute.
Egregio Professore, desidero ringraziarLa per avermi dato il coraggio e naturalmente di aver eseguito con successo l’intervento. Colgo l’occasione per augurarLe tutto il meglio e tanta salute.
... nella speranza che ancora tanti miei compagni di sventura possano sfruttare la sua vasta esperienza.
Saluti
Heinz Nipp»
Intervista a una paziente, maggio 2015
La signora Freudenstein, dalla Germania, parla della propria condizione a tre mesi dall’intervento per curare l’apnea nel sonno
Come si sente oggi, a pochi mesi dall’intervento?
«Mi sento in forma, riposata e motivata. Lavorare mi dà nuovamente soddisfazione. Oggi, a 3 mesi dall’operazione, posso nuovamente sollecitare completamente anche la mandibola. Solo la muscolatura, dopo essere stata ferma per settimane, si deve riabituare a masticare. Dopo l’intervento non ho più avuto l’emicrania. Non devo più prendere le pasticche per la pressione. Il mio stato di salute generale è cambiato molto in positivo, anche grazie al fatto di aver perso 8 kg in seguito all’operazione.»
Come è cambiato il Suo comportamento nel sonno successivamente all’intervento? Qual è ora il suo rapporto con russamento, riposo notturno, stanchezza?
«Mio marito può testimoniare che non russo più. Prima dell’operazione russavo in qualsiasi posizione e spesso mi svegliavo a causa di ciò. Per mio marito, così come per me, era un notevole disturbo. Da dopo l’intervento il riposo notturno non è più disturbato e quando mi sveglio la mattina sento di aver dormito abbastanza. La stanchezza, che mi perseguitava ogni giorno da anni, è scomparsa. La vita ha acquisito una qualità del tutto nuova.»
Come descriverebbe il cambiamento fisiognomico del suo viso e come ha reagito la gente attorno a Lei?
«Il mio aspetto è notevolmente migliorato. Il doppio mento è sparito. Ora sembro più giovane. La gente che ho incontrato mi ha fatto molti complimenti.»
Qual è stata la reazione di Suo marito prima e dopo la Sua decisione?
«Mio marito mi ha dato il suo pieno appoggio prima e dopo l’intervento. Sin dal nostro primo incontro in clinica, sia io che lui abbiamo riposto piena fiducia nel Prof. Sailer e nella sua équipe. Mio marito mi ha accompagnata a sostenere l’operazione. Siamo poi rimasti 14 giorni assieme nei dintorni della clinica e mi ha riportata a casa dopo aver tolto i punti. Mi accompagna a Zurigo per tutte le visite di controllo. Mio marito è felice che il mio stato di salute sia migliorato così tanto e che ora ricevo una quantità sufficiente di ossigeno.»
Altri medici Le avevano fornito informazioni riguardo al trattamento dell’apnea nel sonno?
No, nessuno me ne aveva mai parlato. Mi hanno proposto solo una maschera che ho indossato per due anni e mezzo ma con la quale non mi sono trovata bene alla lunga.»
Come ha trovato il Professor Sailer?
«Tramite Internet.»
Qual è stata la Sua impressione dopo i primi accertamenti del Professor Sailer?
«Ho avuto l’impressione che il Prof. Sailer sappia bene ciò che fa. Che sia in grado di liberarmi dall’apnea nel sonno.»
Cosa l’ha convinta a sottoporsi a questo intervento?
«Il colloquio in clinica. Parlando ho avuto la conferma che il mio problema di apnea nel sonno può essere totalmente risolto. In più ho potuto conversare con pazienti che si erano già sottoposti all’operazione.»
Come hanno reagito Suo marito, gli amici e/o il medico curante dopo che ha comunicato la Sua intenzione di sottoporsi all’intervento per curare l’apnea nel sonno?
«Per i motivi che ho già detto prima, mio marito mi ha compresa pienamente. I miei amici si sono dimostrati piuttosto scettici, anche se hanno capito che non volevo più vivere con la maschera. Il mio medico curante mi ha fatto i complimenti per questa decisione.»
Ha avuto dolori dopo l’intervento?
«No. Anche la rimozione dei punti e della sutura non mi hanno provocato dolore.»
Che disturbi ha avuto dopo l’intervento e quanto sono durati?
«Dopo l’operazione ero piuttosto gonfia. Mangiare e bere si sono rivelate operazioni un po’ difficoltose nei primi giorni successivi all’intervento. Ma mi ci sono abituata velocemente. A 4 settimane dall’operazione il rigonfiamento era talmente rientrato che sono potuta tornare a lavorare.
All’inizio parlare è stato un po’ stressante. Anche ora, a 3 mesi dall’operazione, sento ancora una leggera tensione alla mandibola, che però diminuisce giorno dopo giorno.»
Quando ha potuto tornare nuovamente a casa?
«Sono stata 3 giorni in clinica. Poi, con mio marito, abbiamo preso lì vicino un appartamento in affitto. Ci siamo rimasti fino a quando ho dovuto levare i punti, in modo da non dover rifare un altro lungo viaggio. Siamo tornati a casa 12 giorni dopo l’intervento.»
Riaffronterebbe l’intervento?
«Sì, sicuramente.»
Qual è il consiglio più importante che darebbe agli altri pazienti prima dell’operazione?
«Abbiate fiducia nel Prof. Sailer e nella sua équipe e non aspettate a sottoporvi all’intervento.»
Paziente disperato chiede alla propria cassa malattia di rimborsare i costi dell’intervento, aprile 2016
Svizzera
Diagnosi laboratorio del sonno
«Egregio Prof. Sailer,
Desidero ringraziarla di cuore per avermi ridato una speranza. Con la conferma della diagnosi del laboratorio del sonno, nei giorni scorsi ho avuto molto a cui pensare.
Ho già letto molte pubblicazioni sul tema dell’apnea nel sonno. Sia sulle cause che sui possibili trattamenti. Riguardo ad alcuni metodi ho scosso la testa chiedendomi se sia per stupidità o ignoranza che alcuni sostengono i propri metodi. Se leggo come vengono incisi e raschiati il palato, il naso e l’area retrolinguale mi viene da chiedermi se tutto ruoti intorno alla salute di un individuo oppure intorno al mero profitto.
Nelle sue descrizioni viene mostrato chiaramente che in presenza di una disgnazia scheletrica non ha senso intervenire sull’area superiore se è evidente che la causa si trova più in basso. Nessun individuo sano, ad esempio, cercherebbe sotto al tetto la causa di un intasamento in cantina.
Stanchezza continua
Inoltre ho avuto molto tempo per pensare da quando soffro di apnea nel sonno e ripenso continuamente alla mia gioventù. Quando avevo 20 anni ho partecipato a una riqualificazione professionale e mi ricordo che anche lì, durante il giorno, ho dovuto combattere con la mia continua stanchezza.
Per quanto riesca a ricordarmi, sono sempre stanco, riesco sempre a dormire (eccetto la sera quando vado a letto), ho difficoltà a concentrarmi su qualcosa per un periodo di tempo prolungato, non ho motivazione, sono apatico, non mi occupo delle cose anche se sono importanti e possono avere delle conseguenze se non le faccio.
Chi mi conosce dice sempre che sono pigro, svogliato e assonnato. Ho sempre avuto l’impressione che ci fosse qualcosa che non andasse in me e che non fossi sano e produttivo come gli altri.
Maschera C-PAP, intollerabilità
Lunedì scorso ho ricevuto il dispositivo C-PAP. Già provando la maschera che copre tutto il viso ho avvertito un senso di fastidio, ma ho voluto provarci perché a quanto pare questo dispositivo consente dei miglioramenti.
Lunedì sera mi sono messo la maschera e l’ho aggiustata per bene sul viso. Poi ho provato ad addormentarmi. Ogni volta che provavo a cambiare posizione, poco prima di addormentarmi, mi risvegliavo perché c’era sempre qualcosa che tirava oppure perché l’aria fuoriusciva dai lati della maschera. L’aria mi soffiava continuamente sugli occhi e cercavo continuamente di aggiustare la maschera, ma questo non ha risolto niente perché io mi muovo molto nel letto e quindi mi ritrovavo in continuazione disteso sulla maschera. Quella notte mi sono svegliato spessissimo, per i motivi citati oppure perché dovevo tossire e tossire con la maschera è una sensazione opprimente perché si ha l’impressione di soffocare. Spesso mi sono svegliato in presa al panico alzando la maschera per poter respirare a fondo e avevo una sensazione di nausea così forte che la mia ragazza si è svegliata sentendo la sensazione di strozzamento e preoccupandosi molto. Tuttavia, ho continuato. Il mio naso si chiudeva e dovevo provare a respirare attraverso la bocca, il che è molto difficile perché la maschera impedisce di tenere la bocca aperta. La mattina successiva mi sono alzato dal letto molto presto, intorno alle 5-6, per togliermi finalmente quella fastidiosa maschera. Avevo una bocca secchissima, i miei occhi erano leggermente arrossati e appiccicosi e avevo una riga rossa intorno alla bocca e al naso. In breve, questa notte per me è stata un vero incubo. La notte successiva si è svolta più o meno allo stesso modo e si è conclusa togliendomi la maschera. La notte successiva mi sono svegliato di nuovo ripetutamente con nausea e panico e ho tolto di nuovo la maschera, così come la notte dopo. Dopodiché, ho provato a dormire con la maschera quando ero stanchissimo. Sono andato a letto alle 3 di notte, ho indossato la maschera e ho provato a dormire. In preda al panico, all’ansia e all’affanno (la maschera non riesce a stare al tuo passo se respiri velocemente, per cui si ha la sensazione di soffocare) ho deciso di interrompere l’esperimento e oggi riporterò indietro la maschera.
Richiesta di rimborso dei costi
Ora vorrei spiegare la situazione alla mia assicurazione e chiedere una copertura dei costi. L’intervento mi sembra l’unico modo per liberarmi da questo malessere e per avere una nuova vita anche da sveglio. Ripongo nell’assicurazione tutte le mie speranze poiché da solo non sarei in grado di sostenere i costi relativi all’intervento per me così fondamentale.»
Intervista a un paziente febbraio 2014
Il signor W. - paziente proveniente dalla Germania - ha risposto alle nostre domande a 3 mesi dall’intervento
1. Perché si è deciso ad affrontare un intervento per curare l’apnea nel sonno?
«Perché solo un intervento garantisce la guarigione e migliora estremamente la qualità della vita in modo duraturo.»
2. Come ha trovato il Prof. Sailer?
«Tramite Internet.»
3. Cosa l’ha convinta a riporre la propria fiducia nel Prof. Sailer?
«Ha un modo di fare calmo e parla con competenza. Ha risposto a tutti i miei quesiti in modo spontaneo ed esaustivo, il che ne pone in evidenza l’esperienza. Mi ha dato l’impressione di essere molto concreto. Di meglio non si potrebbe volere…»
4. Quali sono state le sue principali preoccupazioni e desideri prima dell’intervento?
«Mi chiedevo se il risultato dell’intervento sarebbe durato per tutta la vita.»
5. Nel prendere la decisione ha chiesto consulenza del suo medico curante o di altri medici?
«No, visto che ad esempio il mio dentista me lo ha sconsigliato, poiché le possibili complicazioni non sarebbero correlate al risultato e l’intervento sarebbe stato estremamente costoso (ha anche osservato: «un rene può essere reperito già per circa 60.000 €»). Ha però detto che non è in grado di comprendere la pressione psico-fisica causata dal dolore in caso di apnea nel sonno non avendone esperienza. Visti i risultati della terapia con maschera Cpap dopo la mia visita di controllo di allora presso di lui, lo pneumologo si è dimostrato sufficientemente soddisfatto. Mi ha anche comunicato che in un arco di tempo relativamente breve ci dovrebbero essere alternative alla maschera Cpap.»
6. Era nervoso prima dell’intervento? Se sì, perché?
«No.»
7. Come si è sentito al risveglio dopo l’intervento, il giorno dopo e i giorni successivi?
«Un po’ intontito dall’anestesia, ma comunque in linea di principio fisicamente bene anche se molto gonfio.»
8. Sentiva dolore? Ha avuto disturbi? Di che tipo e per quanto?
«A dire il vero no. Sentivo i punti tirare e non è stato molto bello, ma non ho avuto dolori persistenti. La dilatazione della muscolatura della mandibola non è stata del tutto indolore.»
9. Come è cambiato il Suo comportamento nel sonno successivamente all’intervento? Subito dopo e nelle settimane successive?
«Da allora dormo sempre benissimo.»
10. In che misura ha notato un cambiamento di altri disturbi di salute? Pressione sanguigna, diabete, perdita di peso?
«Mangio meno e questo mi ha fatto perdere peso. Sotto altri aspetti non ho avuto altri disturbi.»
11. Ha notato differenze nelle proprie prestazioni fisiche? Quanto tempo dopo l’intervento? Che tipo di differenze ha notato? Com’era la situazione prima dell’operazione?
«Sento di respirare diversamente, ossia meglio. Inoltre la mattina sento di aver dormito bene e mi sento pronto per affrontare la giornata. La stanchezza e il senso di spossatezza che avevo prima sono un lontano ricordo.»
12. Come si sentiva quando si guardava allo specchio i primi giorni dopo l’intervento?
«Un po’ diverso, ma a causa del rigonfiamento.»
13. Come hanno reagito le persone accanto a Lei al cambiamento di aspetto?
«In un primo momento ho visto mia madre scioccata: davanti a sé non aveva più «il suo bambino». Amici e conoscenti si sono detti prevalentemente convinti che il mio aspetto fosse completamente diverso e più incisivo. Quelli che non mi hanno mai visto prima mi trovano di bell’aspetto.»
14. Come si sente sotto il profilo psicologico da quando ha affrontato l’intervento? Concentrazione? Memoria?
«Non noto differenze riguardo alla memoria. Per quanto riguarda la capacità di concentrazione, la vedo notevolmente migliorata, soprattutto il pomeriggio.»
15. Come si sente oggi, a circa 3 mesi dall’operazione?
«Non ancora in condizioni ottimali, ma sono sicuro che tutto cambierà dopo aver tolto le viti alla mandibola e tutto il resto . Ci si abitua molto presto a dormire benissimo, il che in fin dei conti era il senso dell’intervento. Per il resto la pazienza non mi manca.»
16. In che modo è cambiato il suo stato fisico relativamente al russamento, alla qualità del sonno e alle attività quotidiane?
«Il cambiamento è notevole. Non russo più, mi sento fisicamente al top, sento di dormire abbastanza e di essere sempre in forze. Non come prima, quando era così solo nelle prime ore della giornata. Ho ritrovato lo slancio per fare le cose e mi sento come se mi avessero riportato indietro nel tempo.»
17. Come si è sentito assistito durante la permanenza in struttura e anche dopo il trattamento? Come definirebbe le cure cliniche ricevute?
«Eccellenti.»
18. Qual è il consiglio più importante che darebbe agli altri pazienti dopo l’operazione?
«Dopo l’intervento di apnea nel sonno ci vogliono pazienza e disciplina.»
19. Cosa ritiene che la Clinica Prof. Sailer e i suoi dipendenti potrebbero fare per migliorare esperienze e risultati?
«Non sono in grado di rispondere. Esperienze e risultati non mancano di certo: è grazie ad essi che mi sono convinto a sottopormi all’operazione.»
20. Riaffronterebbe l’intervento?
«Sì, senza dubbio! La qualità della vita ne guadagna enormemente.»
Risultato nel lungo periodo di C. B., paziente tedesco
«Egregio Professor Sailer.
sono ormai passati cinque anni dal mio intervento alla mandibola. Questi cinque anni si contraddistinguono per un notevole miglioramento della mia qualità della vita e non è mai passato un giorno che non abbia gioito del risultato del Suo lavoro. La mattina mi sento notevolmente più in forma di prima, e durante il giorno sono più concentrato e rilassato. Desidero ancora una volta ringraziarLa di tutto cuore per quanto ha fatto per me, cordiali saluti
Christian B.»
Scambio di esperienze tra due pazienti
«Egregio signor Urs Fäh. Lei si è sottoposto a un intervento e avrei alcune domande. Soffro da diversi anni di apnea nel sonno e di tutti i relativi effetti collaterali. Poiché non mi trovo bene con la maschera CPAP, sarei interessato anch’io a farmi operare.
1. Quando ha avuto l’intervento?
2. Ha sentito dolore?
3. L’operazione e la fase di guarigione si sono svolte come descritto nell’opuscolo?
4. Soffriva di ipertensione? Ne soffre ancora o il fenomeno è scomparso?
4. Ora la notte riesce a dormire senza svegliarsi?
5. Come si sente al risveglio e durante il giorno?
6. Riesce nuovamente a fare le cose come prima?
7. Quali sono state le reazioni di coloro che Le sono vicini al cambiamento del Suo volto?
La ringrazio sin d’ora.»
Risposta del signor Urs Fäh, 65 anni, Svizzera
«Egregio signor G.
innanzitutto, desidero congratularmi per la decisione presa. Sono lieto di rispondere alle Sue domande. Dopo aver letto sui forum di persone che vivono indossando una maschera, non ho avuto dubbi. Sono giunto alla conclusione che l’eventualità di dover dormire indossando la maschera la notte non faceva per me.
2 anni fa (a fine giugno 2012) il Professor Sailer ha apportato una correzione al mio volto, modificando un aspetto che avevo sempre sentito un ostacolo sin dalla nascita. Subito dopo essermi svegliato dopo l’intervento ho sentito di poter respirare liberamente per la prima volta nella mia vita: era come se fossi rinato. Non ho avuto alcun dolore, per cui ho rinunciato volontariamente all’antidolorifico che mi è stato proposto. Dopo 5 giorni sono tornato a casa e, passata una settimana, ho già affrontato una passeggiata di 3 ore senza problemi. A circa 4 settimane dall’operazione ho ricominciato a mangiare alimenti solidi. Nel frattempo mia moglie mi ha voluto viziare tritando gli alimenti normali con il mixer, per cui con l’aiuto di una cannuccia ho potuto gustare il «menù» sotto forma di zuppa senza dover rinunciare a tutta quella bontà.
Non ho avuto episodi di ipertensione, nonostante le 20 interruzioni della durata massima di un minuto in un’ora (laboratorio del sonno), poiché, nonostante l’asma, ho la pressione bassa sin dall’infanzia. Da quando mi sono risvegliato dall’anestesia, i disturbi del sonno fanno finalmente parte del mio passato. L’apnea è definitivamente cessata. Quando mi sveglio la mattina ho ancora un unico desiderio: scendere dal letto e vivere la giornata che mi aspetta. Sento di non affaticarmi più come prima dell’operazione (nonostante i miei 64 anni).
Le reazioni degli altri le percepivo più o meno solo io, poiché si sono dimostrati molto aperti e spontanei e non potevano credere al risultato dell’operazione.
Com’è ovvio sono un po’ cambiato nell’aspetto, ma posso dire che dalle reazioni della gente penso che il cambiamento sia stato positivo.
L’unico aspetto potenzialmente negativo sarebbe stato quello di non potermi sottoporre all’intervento. Il Professor Sailer mi ha ispirato fiducia sin da subito. È di gran lunga il maggior luminare in questo settore. Inoltre si impegna con vero altruismo nell’ambito dell’organizzazione «Cleft-Children», della quale è anche fondatore.
Per questo auguro anche a Lei di «rinascere» come è successo a me.
Cordiali saluti
Urs Fäh»
Domande di una paziente dopo aver appreso l’esperienza di una paziente già guarita
La signora Joss dalla Svizzera, vedi foto
«Buongiorno signora Joss,
La contatto riguardo all’intervento di Rotation Advancement presso la clinica del Prof. Sailer. A causa della mia apnea nel sonno dovrò sottopormi a questo intervento e vorrei sapere da Lei come ha affrontato l’operazione.»
Come si sente?
«Molto bene.»
E subito dopo l’intervento?
«Subito dopo l’intervento si è ancora per poco tempo in clinica e i pazienti sono assistiti molto bene. Dolori non ne ho mai avuti.»
Convalescenza?
«Il periodo della convalescenza è andato molto bene. Ho recuperato tutto in modo ottimale. Assumevo i liquidi con la cannuccia mentre assumevo il cibo semplicemente dopo averlo cotto molto in modo da poterlo rendere poltiglia con la forchetta.»
Quanto tempo è passato fino alla scomparsa del gonfiore?
«Beh, dopo 4 settimane sono tornato al lavoro e non si vedeva quasi più niente.»
Quanto ci vuole perché sia visibile il risultato definitivo? Come vede se stesso? Diverso da prima?
«Tutto è stato visibile molto rapidamente, poiché mi ero sottoposto anche a un intervento di correzione del naso, anche se questo non aveva niente a che fare con l’intervento per l’apnea.»
Quanto dura l’operazione?
«Sono stata operata il 22.12.2011 e mi sento davvero molto bene. Non ho più interruzioni, mi sento molto più in forma e ho anche smesso di fumare.»
Come si trova quando deve mangiare? Prova dolore?
«Quando dopo poco meno di 6 settimane ho potuto tornare a mangiare tutto, all’inizio avevo ancora una sensazione strana.
Mi riusciva molto difficile addentare completamente come una volta. Ciononostante era più la paura di quello che sarebbe potuto succedere. Anche se il Prof. Sailer mi aveva già «ordinato» di tornare a masticare normalmente.
Gentilissima signora W., se si deve sottoporre all’intervento, Le posso assicurare che è nelle mani giuste. Il Professor Sailer è straordinario come medico e come uomo. Mi sono sentita a mio agio ad ogni controllo. L’unica cosa sgradevole è quando il Professore rimuove la sutura. Ma passa alla svelta.
Spero di averLa potuta aiutare rispondendo alle domande, comunque non esiti a scrivermi ancora: sarò lieta di fornirLe informazioni quanto meglio posso.
Cordiali saluti Elsbeth Joss»
L’esperienza del signor Ziegler
Il signor Jost Ziegler, dalla Svizzera
Come ha scoperto di soffrire di apnea nel sonno?
«La mattina non mi sentivo mai riposato. Nel praticare sport, facendo jogging, nuotando, a yoga ecc. dovevo sempre respirare ampiamente e forte e avevo sempre il fiato corto.»
Come ha trovato il Professor Sailer?
«Leggendo l’inserto della Sonntagszeitung.»
Si era già sottoposto a trattamenti riguardo all’apnea nel sonno prima di optare per l’intervento di Rotation Advancement?
«Ho utilizzato una maschera CPAP per 12 anni.»
Ritiene che questo accorgimento abbia contribuito a ridurre i Suoi sintomi?
«La maschera emetteva un rumore forte che impediva a mia moglie e a me di dormire bene. Inoltre ero costretto ad applicare ben fissa la maschera sul viso, per cui a volte la mattina fino a quattro ore dopo essermi svegliato avevo dei chiari segni di pressione sul viso che faticavano a sparire anche dopo un massaggio o dopo una doccia con acqua calda-fredda. Ancora oggi in alcuni punti del volto vedo ancora dei piccoli capillari rotti. Sono convinto che anche i miei dolori alle spalle fossero dovuti all’aria che fuoriusciva dalla maschera, visto che adesso che non la indosso più sono spariti del tutto.»
Che impressione ha avuto dopo il primo consulto con il Prof. Sailer?
«Mi sono fidato subito di lui.»
Come si sentiva il giorno successivo all’intervento?
«Un po’ strano, visto che ero stato appena operato. Di positivo c’è che non avevo dolore.»
Dopo un po’ di settimane e mesi, che differenze ha notato per quanto riguarda la qualità del sonno, l’attività, il senso di stanchezza durante il giorno, l’ipertensione, il peso corporeo o altri disturbi?
«Prima mi sentivo molto spesso deconcentrato e mia moglie notava già che tendevo a dimenticare sempre più cose. Ora tutto è notevolmente migliorato. Non mi sento più stanco durante il giorno e respiro normalmente senza sforzarmi quando pratico sport. Mi sento fisicamente molto vitale.»
Ritiene di essere stato seguito in modo professionale e accurato dal Prof. Sailer e dalla sua équipe?
«Si, moltissimo.»
Quanto ha dovuto stare a Zurigo per il trattamento?
«L’intervento ha avuto luogo di mercoledì. Il sabato successivo sono stato già dimesso e il pomeriggio ero a fare una passeggiata insieme a mia moglie e al nostro cane. Il giorno dopo ancora abbiamo fatto una bellissima escursione di 2 ore nel bosco e per precauzione e sicurezza sono sempre rimasto in contatto con il Prof. Sailer.»
Il suo aspetto è cambiato?
«Sì, in positivo.»
Quali pensa siano stati i migliori 3 risultati?
«Vie aeree libere, zero mal di testa, più concentrazione.»
Le spese relative al trattamento sono state assunte in parte o del tutto dalla Sua cassa malattia?
«La mia assicurazione privata Helsana non ha versato un franco.»
Col senno di poi, dopo l’esperienza fatta, si risottoporrebbe all’intervento?
«Sì, e direi anche 20 anni prima.»
L’esperienza del signor H. Müller di Zurigo
«Da non credere: il 12 gennaio sono stato operato. Sono nuovamente a casa dal 17 gennaio e la convalescenza prosegue secondo le attese e perlopiù senza dolore. Gli effetti positivi dell’operazione per l’apnea nel sonno si sono presto manifestati. Un vero miracolo della medicina. Realizzato alla perfezione dal Professor Sailer. Dopo mesi e mesi di verifiche e discussioni mi sono deciso ad affrontare questo intervento alla mascella. Stanchezza quotidiana, cattiva qualità del sonno, russamento: tutti fattori per me decisivi e determinanti. Dopo tutte le indagini si è poi aggiunta un’insufficienza di apporto di ossigeno nel sangue, accompagnata da un numero eccessivo di apnee all’ora, dal rischio di ictus e infarto cardiaco. Si è quindi rivelata l’esigenza di intervenire, cosa della quale sarò per sempre e mai abbastanza grato al Professor Sailer. La sua cordialità contagiosa è unita ad altissima competenza, ad una enorme volontà di fare e motivazione. Mi sono sempre sentito seguito al meglio, anche da parte della sua straordinaria équipe.
Auguro al Professor Sailer tutto il meglio.
H. Müller»
A 10 settimane dall’intervento chirurgico per curare l’apnea nel sonno, il signor H. Müller ha scritto:
«Sono già trascorse 10 settimane dall’intervento. Grazie alla buonissima convalescenza, mi sono ripreso ottimamente. Da 6 settimane sono tornato a lavorare normalmente. La qualità del sonno è enormemente migliorata, riposo senza problemi, non mi sveglio più in un bagno di sudore nel bel mezzo della notte. La mattina sono sveglio e sento di aver dormito abbastanza, non ho più il pensiero annebbiato. Anche senza il riposino dopo pranzo, durante il giorno non sono più stanco. I lunghi viaggi in auto per lavoro non mi stancano più così tanto da dover temere di addormentarmi al volante. E poi, fatto più importante, i miei valori ematici sono diminuiti senza dover usare farmaci. Valori tra 118 e 135 di massima e 66 e 84 di minima sono nella norma. Le pulsazioni a riposo sono positivamente basse. tra 45 e 55. Quasi dimenticavo: niente più russamento. In generale mi sento molto meglio.
H. Müller»
A 3 anni dall’intervento il signor H. Müller ha scritto:
«Alla domanda su come sto a 3 anni dall’intervento del gennaio 2011 posso rispondere semplicemente: sto benissimo, come non mai, come fossi rinato. Se vogliamo osservare più da vicino i singoli aspetti, i motivi del Rotation Advancement del Professor H. Sailer sono pienamente comprensibili e non c’è ragione di avere paura.
Sonno: dormire finalmente bene, 5-6 ore senza interruzioni non è più una rarità, ma una regola. La mattina mi sento in forma e riposato, non sudo più la notte e mi sento in grado di fare un sacco di cose. Non ho più paura del colpo di sonno al volante. La sera sento la stanchezza naturale che mi fa dormire bene la notte.
Bronchite: mi ha tormentato per mesi, a volte per 4 di seguito, ma adesso è solo un brutto ricordo. La mattina fortunatamente non devo più espettorare.
Sport: vado sempre in giro in bici e pratico spinning. Si tratta di una disciplina che richiede una buona capacità polmonare, e per fortuna adesso l’aria non mi manca. Finalmente non si parla più di crampi ai polpacci.
Pressione sanguigna: posso rinunciare ai farmaci antiipertensivi. I controlli di routine hanno evidenziato nella maggior parte delle volte una massima tra 120 e 140 e una minima tra 65 e 85. Da notare che da dopo l’intervento non ho più avuto sanguinamenti dal naso.
Una tragedia: La cassa malattia si rifiutava di assumersi i costi. Avrebbe pagato più volentieri le spese per un infarto cardiaco piuttosto che concedere una somma per la prevenzione che sarebbe risultata 5 volte più conveniente.
Russare? La famosa punta dell’iceberg del disagio non è più un problema.
Grazie infinite al Prof. Sailer e a tutta la sua équipe.
H.Müller»
Le testimonianze di diversi pazienti
Dovevo dormire in cucina
«Russavo talmente forte che mia moglie e mia figlia mi hanno costretto ad andare a dormire in cucina. Prima dormivo sul sofà in soggiorno, ma la camera da letto è lì accanto e mi si sentiva troppo. Sono quindi finito a dormire per terra su un materasso in cucina. Al mattino mi sentivo semplicemente sfinito e senza energie, come se non avessi dormito. La sera la maggior parte delle volte mi addormentavo davanti alla TV. Mia moglie poi mi svegliava e mi faceva andare in cucina. Almeno così lei e mia figlia di 16 anni potevano dormire.»
Mio figlio pensava fossi un alieno.
«Quando ho indossato la maschera per la prima volta era una notte d’estate e fuori infuriava il temporale. Tuoni e lampi la facevano da padrone, tutt’a un tratto si è aperta la porta e ho potuto vedere come mio figlio piccolo mi osservava impaurito dall’ingresso della stanza. Mi sono seduto sul letto nell’intento di calmarlo: volevo rassicurarlo, in fin dei conti era solo un temporale, non poteva succedere niente. Quando mi ha visto ha cominciato a urlare dalla paura, le lacrime gli scendevano sulle guance. Mi sono tolto la maschera e l’ho preso in braccio. Mentre singhiozzava è riuscito a dirmi balbettando: Un alieno, pensavo fossi un alieno...Papà, perché devi indossare questa cosa strana? Da allora mio figlio mi guarda con timore quando torno a casa.»
Chiamata la guardia medica a causa della maschera.
«Ero in trasferta per lavoro, come mi capita spesso. Visto che so di soffrire già da 3 anni di apnea nel sonno, ho sempre con me la maschera CPAP. Avevo fissato un appuntamento la mattina presto del giorno successivo e chiesi al servizio dedicato di svegliarmi alle 06.00. Peccato che non abbia sentito il telefono suonare. Dopo aver fatto alcuni tentativi per svegliarmi e preoccupato che mi fosse successo qualcosa, il concierge e un dipendente hanno finito per aprire la porta della mia camera. Entrambi si sono spaventati «a morte» quando mi hanno visto. Hanno quindi deciso di chiamare altri dipendenti e la guardia medica. Da allora non porto più con me la maschera quando sono in viaggio oppure rinuncio alle trasferte.»
Perché sei così stanco? Non fai poi così tanto
«Sono sempre stanco da morire. Nonostante mi sforzi di contrastare questa sensazione, ogni volta che sono a teatro, al cinema o anche solo quando guardo il telegiornale, mi addormento. Mia moglie aveva poca comprensione. Mi ha ferito alquanto dicendomi: Perché sei così stanco? Non fai poi così tanto. Adesso prima di dormire indosso una maschera CPAP. Il problema è che durante il sonno mi giro molto e quindi mi devo sempre riaggiustare l’apparecchio sul volto. Quasi ogni mattina mi risveglio senza la maschera perché me la tolgo inconsapevolmente. Il mio medico mi ha detto che non ci sono altri trattamenti.»
Non faccio più sesso da anni
«Ho 47 anni e sono sposato da 20. Prima mia moglie e io praticavamo spesso sport assieme. Abbiamo un’attività in comune. Sono aumentato di 30 kilogrammi, russo da anni e soffro di interruzioni della respirazione durante il sonno. Dopo questi anni di martirio, mia moglie ha chiesto la separazione. Il motivo principale? Spesso lei stessa è molto snervata, anche perché sono diventato davvero poco attraente, tanto che sono anni che non abbiamo rapporti sessuali. Mia figlia mi ha definito «un pigrone», visto che ora come ora riesco a lavorare a malapena. Sono totalmente depresso e indosso diversi dispositivi CPAP. La maschera non funziona perfettamente nel mio caso, dato che ho un mento piccolo, e per questo porto la barba, mentre il dispositivo nasale mi provoca epistassi. Ora ho sentito che un intervento alla mascella potrebbe risolvere il mio problema. Attualmente la mia sola consolazione è rappresentata dal fatto che ho preso un cane che mi costringe ad andare a passeggiare.»
Cosa dicono i pazienti
«Nessun altro trattamento precedente mi aveva mai consentito di liberarmi della maschera.»
«Pensavo già che avrei dovuto indossare la maschera a vita.»
«Finalmente guarita. È come una nuova vita senza russare e senza maschera.»
«Maschera CPAP, apparecchio dentale, intervento alla faringe: avevo già provato tutto, ma nulla mi ha aiutato finché non mi sono deciso ad affrontare l’intervento.»
«Non volevo più vivere con la maschera CPAP.»
«Ora possiamo nuovamente dormire assieme e riposare.»